Quanto consuma una pompa di calore per il riscaldamento di casa?

[Qualche piccolo consiglio per scoprire da solo quanto consuma una pompa di calore]

Se segui da un po’ questo blog saprai che ricavare il consumo ipotetico di una pompa di calore non è complicatissimo, soprattutto se hai uno storico sul quale lavorare.

quanto consuma una pompa di calore

Mi spiego meglio: se attualmente ti scaldi, ad esempio, con il metano, hai già dei numeri da analizzare come per esempio il valore del costo annuale delle tue bollette.

Perché è importante scoprire quanto consuma una pompa di calore?

La risposta a questa domanda è molto semplice.

Essenzialmente i motivi sono due:

  • Ipotizzare i costi elettrici di una pompa di calore per confrontarli con quelli attuali di gas metano;
  • Ricavare il dato del consumo elettrico annuo per dimensionare correttamente un eventuale impianto fotovoltaico.

Facciamo un esempio pratico:

Ipotizziamo di prendere una situazione di un cliente che ho analizzato tempo fa:

  • Riscaldamento con impianto radiante a pavimento;
  • Generatore utilizzato: caldaia a metano a condensazione;
  • Spesa annua per il riscaldamento: 3.000 euro.

PS: la prima cosa da fare è tenere sotto mano questo articolo che ho scritto sui combustibili.

Ora dobbiamo ricavare i “kWh” termici annui.

Prima devo ottenere il numero di “mc”, cosa che posso trovare su una fattura del gas, oppure posso ottenerlo nel seguente modo:

3.000 / 0,94 = 3.191,4mc

3000 è il costo annuo che abbiamo sostenuto per riscaldare casa e 0,94 è il costo medio al metro cubo di metano.

Chiaro, questo dato è, appunto, un valore medio, che come sai varia nel tempo.

Il valore, in mc annui, ottenuto lo moltiplichiamo per 9,54 che è il potere calorifico del metano.

3.191,4 x 9,54 = 30.445,9kWh ter

Ora abbiamo ottenuto il valore in kWh termici annui.

Ricapitoliamo: se spendo 3000 euro all’anno di metano significa che ho avuto un consumo di 30.445,9 kwh termici.

Come faccio ora a capire quanto consuma una pompa di calore avendo questi dati in mano? Ipotizziamo di montare una pompa di calore con un COP di 3,2 in sostituzione della caldaia a metano.

Il valore COP ci dice che dando 1 kW elettrico alla pompa di calore, la stessa ci dà 3,2 kWh termici.

Specificato questo, ora abbiamo tutti gli elementi per capire quanto consuma una pompa di calore.

30.445,9 / 3,2 = 9.514,3kWh el

Quindi ora sappiamo che per avere lo stesso risultato del metano, la pompa di calore dovrà consumare 9.514,3 kW elettrici annui.

Ma quanto ci costa tutto questo rispetto al metano?

Il dato ricavato di 9.414,3 kW elettrici lo moltiplichiamo per la tariffa dedicata D1 che, come spiegato nell’articolo, ci consentirà di avere un costo medio a kWh di circa 0,21 euro.

9.414,3 x 0,21 = 1.977€

In definitiva abbiamo scoperto che se con il metano abbiamo speso 3.000 euro all’anno, con la pompa di calore spenderemo 1.977 euro.

Un risparmio di 1.000 euro circa, ovvero il 34% in meno!

Naturalmente questo esempio è replicabile anche con gli altri combustibili, basta ripercorrere le stesse fasi con dati diversi.

Analisi Energetica

 

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4 thoughts on “Quanto consuma una pompa di calore per il riscaldamento di casa?

  • Lui la plume

    on

    Ho letto i risultati di una persona che ha tenuto i conti di quanto in più anni a speso per riscaldare casa 130 mq.
    Più che la parte economica mi soffermo sui consumi una media di 2700 kWh anno per una casa di abitazione.

    Ora vado al problema:

    un locale portineria di un supercondominio usato solo la mattina e con un impianto di riscaldamento con termosifoni … difettoso. Spesa notevole per ripristinarlo ci vuole del tempo.

    È in una palazzina con dei depositi e 44 mq interni da riscaldare (119 mc), sopra la palazzina un tetto piano appena ristrutturato per infiltrazioni.

    Se 130 mq consumano 2700 kwh uno spazio di 44 mq riscaldato decentemente la sola mattina e durante il resto della giornata tenuto a temperatura mite
    dovrebbe consumare solo 900 kWh in un anno.

    Passando al fotovoltaico, la microgenerazione consente di installare senza burocrazia fino ad un kWh che su base annua in nord Italia genera 1150 kWh.
    
    Probabilmente il riscaldamento avverrebbe a costo zero agendo sul contatore già presente.

    O sbaglio?
    Se non sbaglio quale può essere il costo dell’intervento:
    Pompa di calore, impianto, un kw fotovoltaico, installazione sul tetto accessibile con una scala, manutenzione annua del tutto.

    • Stefano Previtero

      on

      Ciao, ottimo caso studio, approfitto per spiegare un concetto.
      Scaldare 130mq con 2700 kWh elettrici è già una situazione ottimale, mediamente dovrebbe trattarsi di una casa in classe C. Ad esempio, per una classe G (cioè la maggior parte delle costruzioni ancora non riqualificate) servirebbero almeno 6500kWh elettrici.
      Per il consumo del locale da 44mq, il calcolo che hai fatto è corretto SOLO nel caso in cui si tratti di una situazione identica a livello di isolamento.
      Bisogna quindi capire quali sono le dispersioni. Se si ha il consumo odierno a gas si può risalire al fabbisogno e capire quanto consumerebbe in pompa di calore.
      Detto questo, ci sono 2 concetti fondamentali:
      1) Con un impianto tradizionale a termosifoni, soprattutto se non di ultima generazione NON va bene installare una pompa di calore, a meno che non si opti per una macchina ad alta temperatura, ma con costi che per 44 mq non hanno senso (intorno ai 13.000€ installata senza ACS). Questa soluzione può aver senso se il locale è completamente non isolato e consuma molto, altrimenti il gioco non vale la candela.
      2) installare un impianto FV da 1 kWh è quasi inutile a livello energetico, nel senso che produrrebbe istantaneamente pochi kWh (anzi pochi Watt). Produrrebbe 1kWh solamente a luglio e agosto tra le 12 e le 14.
      Questo vuol dire che i carichi istantanei di una pompa di calore verrebbero alimentati principalmente dalla rete.
      Non è una questione di produzione annua, anche se superiore al consumo, ma di picchi. Devi anche considerare che l’energia del FV ti serve in inverno, dove i picchi di produzione sono ancora più bassi e un impianto così piccolo rischia di andarti in autoconsumo per meno del 20%.

      Concludendo, se il locale è molto isolato, anche se energeticamente non è il massimo dell’efficienza, per così pochi metri quadri valuterei un radiante elettrico, a parete o soffitto, e un impianto FV più grande (ormai il FV passa come edilizia privata quindi 1kWp o 3kWp cambia niente a livello burocratico). Investimento comunque meno oneroso.
      Se, invece, i consumi sono alti nonostante i 44 mq, si può valutare una macchina ad alta temperatura o una pompa di calore tradizionale con un soffitto radiante (se le altezze lo permettono, ma bastano 4-5cm), ma bisogna ragionare con numeri precisi per capire il reale impatto del FV.

      Mi raccomando, questo è un discorso in linea MOLTO generale. Piuttosto contattami tramite email e approfondiamo la situazione con dei numeri più reali. Ovviamente servono più info per capire la convenienza o meno di un intervento.

      Rimango in attesa, Stefano.

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